Athena

Athena è figlia di Zeus e della sua prima moglie/amante Meti (o Metide). Questa era una delle Oceanine, figlia di Oceano e Teti ed era la personificazione della prudenza. C’è una certa logica in questo, non trovate? La saggezza (Athena), è figlia della Prudenza. Tuttavia, il nome di Meti significa anche perfidia, giusto per completezza XD

Secondo il mito un oracolo aveva previsto che Zeus sarebbe stato detronizzato da un figlio avuto da Meti.. Della serie chi la fa l’aspetti, visto che lui aveva fatto lo stesso con suo padre Crono.
Zeus, che aveva sentito quest’oracolo dopo avere fatto roba con Meti (senza precauzioni, pure!), si prese uno spavento colossale e decise, per evitare sorprese, di divorarla: Zeus la indusse a trasformarsi in acqua e la bevve.
Altre versioni del mito però raccontano che Meti si trasformò in un qualche insetto tipo mosca o cicala e che, una volta inghiottita, dava suggerimenti a Zeus.

Comunque, il fatto è che dopo un po’ averla ingoiata, a Zeus venne un terribile mal di testa.
“Aaaah! Ma che è! Sembra che ci sia qualcosa che vuole uscire dalla mia testa! Fatelo smettere!”, disse Zeus.
“Non preoccuparti, divino Zeus, io, Efesto, ho la soluzione giusta!”, disse Efesto e, presa un’ascia...

SMASH!

Gli spaccò il cranio. E poi… Sorpresa!
Dalla testa di Zeus effettivamente qualcosa voleva uscire: si trattava di una graziosissima fanciulla, la nostra Athena, ma armata fino ai denti.
...
Non preoccupatevi, Zeus ne uscì vivo… E senza più mal di testa!

Athena è la dea della sapienza e della strategia militare, in generale degli aspetti più nobili e virtuosi della guerra (l’aspetto più sanguinario è dominio del fratellastro Ares). Dominio della dea sono anche le conoscenze tecniche usate nell’artigianato (tra cui, appunto, la tessitura) e l’innovazione (es. agricole, navali eccetera).

I suoi simboli sacri erano l’ulivo e la civetta. Spesso se la porta appollaiata sulla spalla e regge l’Egida, uno scudo donatole dal padre Zeus (è la sua cocca) su cui ha posto la testa di Medusa.
E a volte la si vede in compagnia della dea della vittoria Nike, molto spesso raffigurata nella mano della dea nelle statue antiche (Athena Parthenos).

Nell’arte viene raffigurata in piedi, con una bellezza serena, ma un po’ distaccata.


In molti desideravano il favore di Athena in tempo di guerra, ma ella sembrava preferire chi combatteva con l’astuzia (un esempio tra tutti il suo cocco, Odisseo). In generale le piace donare astuzia e furbizia ai suoi protetti.
Athena era comunque una divinità molto amata da tutto il popolo greco.
La si trova sempre in aiuto dei giovani eroi, ad esempio Perseo, Eracle, Giasone e non da ultimo il suo preferito, Odisseo (sicuramente era del Sagittario).


In epoca romana Athena venne identificata con Minerva, anch’essa dea della guerra e della saggezza il cui animale sacro era per l’appunto una civetta.

Athena Parthenos (Athena Vergine): la dea non prese mai marito e non si concesse mai a nessun uomo. Questo è l’epiteto più famoso di Athena, infatti era con questo che veniva adorata ad Atene.

Athena Glaucopide (Athena dagli occhi glauchi/scintillanti/lampeggianti). Glaukos in greco significa lucente, argenteo, grigio oppure blu-verde. Glaux deriva dalla stessa radice etimologica e vuol dire civetta.

Athena Pallade (Giovane Athena): l’appellativo è molto frequente e deriverebbe da una figura mitologica chiamata Pallade, che, secondo alcuni miti, era la compagna di giochi della giovane Athena e venne uccisa per errore dalla dea mentre simulavano un combattimento. Athena prese il nome di Pallade in segno di lutto, rimorso e rispetto all’amica.

Athena Tritogenia (Athena nata da Tritone): il significato non è chiaro al 100%, sembrerebbe voler dire nata da Tritone, probabilmente perché secondo alcuni miti la sua nascita sarebbe avvenuta nei pressi del lago Tritone (Africa).
Potrebbe però voler dire anche nata tre volte oppure la terza nata, in questo caso si riferisce al fatto o che è la terza figlia di Zeus (sarebbe nata, secondo alcuni, dopo Artemide e Apollo) oppure che è nata tre volte cioè da Zeus, da Meti e da se stessa.

Athena Polias (Athena della città): questo epiteto le deriva dal fatto che era considerata la protettrice delle città e della Grecia in generale. Insomma la capitale si chiama Atene mica per niente XD

Athena Ergane (Athena industriosa): perché era patrona di artisti e artigiani.

Athena Promachos (Athena prima in battaglia): perché conduceva gli eserciti.

Ares
Anche se è la dea della guerra, non gode delle sanguinose battaglie, come invece accade ad Ares, ma preferisce appianare le dispute e far rispettare la legge con mezzi pacifici. La sua misericordia è grande, ma se si trova impegnata in guerra non perde mai, sia pure contro lo stesso Ares, perché più esperta di lui nell’arte strategica.
Infatti, un giorno che Ares, sul campo di battaglia davanti a Troia, combatteva al fianco di Ettore e attaccava Diomede, Athena, resa invisibile dall’elmo di Hades, riesce a sviare il colpo di lancia del dio e lo fa ferire da Diomede. Ares emette un grido spaventoso e fugge verso l’Olimpo, dove Zeus lo fa curare.
Un’altra volta, nella mischia degli dei, sempre a Troia, Athena lotta contro Ares e lo piglia a sassate.
Ma non solo nel ciclo troiano si manifesta questo antagonismo fra Ares e Atena: quando Eracle dette battaglia a Cicno, figlio di Ares, questi volle difenderlo, e Athena dovette intervenire direttamente per far deviare la lancia di Ares. Eracle, approfittando di una mancanza della guardia del dio, lo ferì alla coscia e Ares fuggì vergognosamente verso l’Olimpo.

Poseidone
Athena era in competizione con Poseidone per diventare la divinità protettrice della città di Atene, che all’epoca ancora non aveva nome. Gli dei fecero una Guerra Sacra scelsero un modo pacifico di risolvere la questione: avrebbero fatto un dono agli ateniesi, che avrebbero dovuto scegliere quale fosse il migliore, decretando così il loro dio patrono. Poseidone piantò al suolo il tridente facendo comparire una sorgente (comoda per il commercio, peccato che l’acqua era salmastra, quindi imbevibile); Athena invece offrì un ulivo (da qui il suo simbolo sacro) comodo per essere coltivato (ciiiiiboooo!!!!). Gli Ateniesi scelsero l’ulivo e quindi Athena.
Una versione diversa dice che Poseidone offrì in dono, anziché la sorgente, il primo cavallo, ma gli ateniesi scelsero comunque il dono di Athena perché Poseidone era considerato una divinità molto difficile da compiacere e anche facile alla collera.

Erittonio
Secondo Apollodoro, Efesto tentò di stuprare Athena, tuttavia non riuscì nell’intento: il seme si sparse sulla coscia della dea che, disgustata, se ne ripulì con un fazzoletto di lana che poi buttò a terra. Dal suolo nacque un bambino, Erittonio, mezzo uomo e mezzo serpente, che Athena decise di adottare. Lo affidò dapprima a tre sorelle (Herse, Pandroso e Aglauro) chiuso in una cesta, avvisandole di non aprirla mai. Ovviamente le donne la aprirono e, alla vista del bambino mostruoso, impazzirono e si uccisero lanciandosi dall’Acropoli.
Erittonio fu il primo re di Atene e introdusse molti cambiamenti nella cultura ateniese. Athena fu spesso al suo fianco per aiutarlo a governare e per proteggerlo.
A volte Athena viene raffigurata con vicino un serpente, probabilmente per Erittonio.

Achille
Durante la guerra di Troia Athena combatté dalla parte dei Greci, nonostante i Troiani custodissero il Palladio, un simulacro della dea a protezione della loro città. L’intervento di Athena è invisibile a tutti tranne che a Achille (il solito raccomandato, lo sbruffone della situazione >_>) e impedisce all’eroe di uccidere Agamennone nel suo famosissimo impeto d’ira.

Aracne
Una donna di nome Aracne un giorno disse: “Haha! So tessere meglio della dea Athena!”.
Athena andò su tutte le furie (insomma, era dopotutto la dea della tessitura, aveva una reputazione da difendere XD), così andò da Aracne travestita come una vecchia e le consigliò di pentirsi della sua arroganza, ma la donna invece la sfidò a una gara.
Athena allora riprese le sue vere sembianze e accettò la sfida, realizzando uno splendido arazzo che rappresentava lo scontro tra Poseidone e la città di Atene, mentre Aracne ne fece uno in cui si derideva Zeus e le sue numerose amanti. Athena, vide la sua effettiva grande abilità, ma a causa del soggetto che aveva scelto (dopotutto Zeus era suo padre, per quanto il puttaniere dell’Olimpo) e si arrabbiò. Distrusse il lavoro di Aracne e la trasformò in ragno. “Dovrai filare e tessere per sempre”, le disse, poi se ne andò indignata.
In un’altra versione Athena furiosa distrugge la tela di Aracne e lei per la vergogna scappa in un bosco, dove si impicca. La dea, impietositasi, la trasformò in ragno per darle la possibilità di continuare a tessere le sue bellissime tele.

Giudizio di Paride
Eris, dea della discordia, gettò una mela d’oro sul tavolo durante un banchetto olimpico a cui non era stata invitata con incisa la scritta Alla più bella. Per evitare contese fra dee, Zeus mandò Hermes con Athena, Afrodite e Era sulla terra dove il giovane pastore Paride, figlio di Priamo di Troia, dovette fare da giudice su chi fosse la più bella (della serie Zeus se l’è sbolognata hahah). Ogni dea promise un dono a Paride in caso di vittoria: Era di renderlo ricco e potente, Athena di farlo il più saggio degli uomini e Afrodite di dargli in sposa la donna più bella del mondo. E siccome tira di più un pelo di f… Paride scelse Afrodite, causando la guerra di Troia.

Perseo e Medusa
Athena aiutò Perseo a uccidere Medusa. Trovate il mito completo di Perseo QUI e quello di Medusa QUI

Ercole
Athena gli spiega come scuoiare il Leone di Nimea, che aveva ucciso nella sua prima fatica.

Tiresia e Cariclo
Secondo il mito Athena accecò il giovane Tiresia dopo che l’aveva sorpresa mentre faceva il bagno nuda. Sua madre, la ninfa Cariclo, la supplicò di ritirare la sua maledizione, ma Athena non aveva il potere di farlo e decise come riparazione di dotarlo del dono della profezia.

Odisseo
L’indole astuta e scaltra di Ulisse lo aiutò a conquistare la benevolenza e la protezione di Athena. La dea lo aiutò molto, soprattutto arrivo dell’eroe sull’isola di Itaca, dove Athena si presenta con mentite spoglie e gli dice, mentendo, che sua moglie Penelope si è risposata e che si crede che Odisseo sia morto, ma Ulisse le mente a sua volta, dato che è riuscito a capire con chi ha a che fare. La dea, compiaciuta dalla sua risolutezza e sagacia, gli rivela la propria natura e gli spiega tutto quello che ha bisogno di sapere per riconquistare il suo regno. Muta le sembianze dell’eroe in quelle di un vecchio in modo che non venga riconosciuto dai Proci e lo aiuta a sconfiggerli, intervenendo a risolvere anche la disputa finale con i loro parenti.