Capricorno

I miti del Capricorno sono ben due.

Mito 1:
Quando Rea (la mamma di Zeus) nascose il figlio da suo padre Crono per evitare che fosse anch’egli inghiottito come gli altri suoi fratelli e sorelle, lo fece allattare da una bella capretta di nome Almatea. Secondo una variazione del mito, Almatea era invece il nome di una delle ninfe che era stata incaricata di accudire divin pargoletto, ed ella lo fece dando il latte di una capra a Zeus. Quando comunque la capretta morì, Zeus si vestì della sua pelle e la pose in cielo tra le costellazioni, per dimostrarle la sua gratitudine.

Mito 2:
Questa volta il protagonista non è una capretta, ma una mezza capretta, cioè il dio Pan: egli infatti era metà capra e metà umano. Quando gli dei combatterono la Titanomachia, Gea, furiosa per la disfatta dei figli, si unì al Tartaro e generò Tifone, un mostraccio terribile, che assaltò l’Olimpo e gli dei, quindi, combatterono per cacciarlo via scapparono in Egitto. Tuttavia Tifone li inseguì e quindi decisero di combattere nascondersi tramutandosi in animali. Alcuni scelsero un ariete (Zeus) altri un gatto (Artemide) altri un uccello (Apollo) altri dei pesci (Afrodite e Eros). Pan si tuffò in un fiume (forse il Nilo) per tramutarsi in un pesce, ma forse il fiume in quel punto era poco profondo, perché la metà da capra rimase fuori dall’acqua, quindi divenne un ibrido tra capra e pesce. Ecco perché il Capricorno viene rappresentato mezza capra e mezzo pesce.
Gli dei quindi si nascosero a Tifone, ma poi la nostra dea Athena rimproverò tutti per la loro codardia (se non lo sconfiggiamo noi chi lo fa? Io i miei Saint stavolta non li smuovo!) e alla fine tutti decisero che forse era meglio combattere il mostro. Tifone venne sconfitto da Zeus, ma nella battaglia il mostro riuscì a recidergli i tendini, che vennero sorvegliati da un drago terribile chiamato Delfine. Tuttavia, Pan, insieme ad Hermes, riuscì a recuperare i tendini di Zeus e perciò, per premiarlo, Zeus lo pose in cielo tra le costellazioni.